Flama
Uffici, Hospitality
Nel cuore pulsante di Valencia, dove la Gran Vía si fonde con l'essenza del Mercato di Colón, si trova Flama, un angolo gastronomico che risveglia i sensi e fa rivivere la passione per la cucina di un tempo.
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Ubicazione
Valencia (Spagna) -
Architettura
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Fotografia
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Producto
Il Ristorante Flama apre la strada con un’illuminazione che si distingue per le sue scene varie e calde.
La flama è la cottura con il fuoco, con la brace. Una tecnica che ci riporta indietro di un milione di anni quando le tribù di Homo erectus scoprirono che i prodotti freschi e il fuoco potevano creare un aroma unico che si sarebbe trasformato in un cibo succoso, gustoso e appetitoso. Una combinazione di tecnica, esperienza e prodotto di qualità per creare una delle cucine più apprezzate al mondo.
La luce definisce lo spazio. Lo ingrandisce o lo disminuisce, lo esalta o lo nasconde, lo vertebra. Qualsiasi corpo illuminante può svolgere questa funzione, ma solo pochi la raggiungono con maestria. La ricerca di questa eccellenza ha caratterizzato l’illuminazione tecnica, che oggi trova una nuova identità nel campo al limite del decorativo.
Il minimalismo estetico e la funzionalità del Fit 48V mettono in risalto ogni dettaglio del ristorante. Il sistema di binari gli permette di attraversare diverse aree, lasciando l’intero spazio perfettamente illuminato.
Ispirato dall’essenza dei materiali imperfetti utilizzati nelle nostre origini e dai colori della terra, il risultato è uno spazio con un’atmosfera rilassata e accogliente che fa sentire come a casa.
Top, con la sua figura miniaturizzata ed elegante, genera un’atmosfera tranquilla con i suoi fasci di luce discreti ma coerenti.
Flama si riconosce in questo fertile spazio creativo e razionale in cui convergono illuminazione tecnica e decorativa. Lavorare con cura la luce e allo stesso tempo semplificare il suo contenitore, richiede una ricerca sull’essenza di un prodotto. E lì, nelle forme geometriche più pure e nella miniaturizzazione degli apparecchi di illuminazione, si trova l’origine genuino dell’effetto acclamato.